Monastero di Ostrov

Monastero di Ostrov

Il monastero di Ostrov è un monastero di monache dedicato alla “Natività della Madre di Dio” e si trova su un’isola del bacino della centrale idroelettrica di Calimanesti sul fiume Olt, collegato alla località balneare di Calimanesti-Caciulata da un ponte, a 5 km dalla fermata del C.F.R. Calimanesti-Jiblea.

La chiesa è costruita sul sito di una chiesa più antica del XIV o dell’inizio del XV secolo, tra il 1520 e il 1521, fondata dal sovrano Neagoe Basarab e da sua moglie, la signora Despina.

Fu consacrata senza vincoli, per il culto, utilizzando nella prima fase icone dipinte, oggi conservate nel Museo d’Arte della Romania. L’altare fu dipinto nel 1752, mentre il resto della chiesa è in stile affresco, di notevole valore artistico e fu terminato nel 1760. Nello stesso periodo, l’iscrizione dell’antica pisana fu sostituita da un testo romanico scritto in caratteri cirillici.

Il paravento d’oro del monastero di Ostrov

Un grande ornamento dell’architettura interna, che ha superato la prova del tempo, è il “coperchio d’oro”, realizzato in legno di tiglio, che risale al momento esatto della costruzione della chiesa. Le icone imperiali sono molto antiche e alcune ipotesi sostengono che siano quelle originali. L’icona della Vergine Maria fu restaurata nel 1791 da Giovanni il Pittore.

Il 22 dicembre 1838 le cappelle e gli edifici esistenti furono distrutti da un incendio e furono ricostruiti sulle vecchie fondamenta nel 1940. I principali restauri furono effettuati nel 1940, 1956-1957 e 1962-1963.

Dell’epoca di Neagoe Basarab rimangono tre icone: San Nicola, la Discesa dalla Croce e San Salvatore, tutte di grande valore artistico, oggi custodite dal Museo d’Arte della Romania.

Dal XVI secolo fino al 1890, l’Eremo di Ostrov fu un eremo di suore. In questo eremo vivevano la moglie di Neagoe Basarab, la signora Despina di nome Platonida, e la madre di Michele il Coraggioso, che prese il nome di Teofania.

La costruzione della centrale idroelettrica di Calimanesti ha richiesto l’innalzamento della chiesa e dell’isola di circa 6 metri, per evitare che venissero sommerse, e la casa della badessa è stata ricostruita. L’intero complesso dell’isola è un bellissimo parco ricreativo per i visitatori del resort Calimanesti-Caciulata che, tra le altre “amenità”, comprende 47 specie di alberi, arbusti e rose.

Si ringrazia la Vâlcea Turistica per l’autorizzazione all’uso delle foto e delle informazioni.