Storia e geografia

Storia di Râmnicu Vâlcea

La prima menzione documentaria risale al 20 maggio 1388, quando Mircea il Vecchio confermò al monastero di Cozia il possesso a Râmnic di un mulino, donato da Dan I, e di un vigneto, che era stato donato dal jupanul Budu, con il testamento di Radu I. La prima attestazione come città è del 4 settembre 1389, quando Mircea il Vecchio menzionò in un hrisov che si trovava nella “città del regno… chiamata Râmnic”.

Nel centro della città si trovano le rovine della corte di Mircea il Vecchio, la presenza materiale vivente del grande principe in questo insediamento; qui firmò il documento di attestazione della contea di Valcea l’8 gennaio 1392, essendo la prima contea ad essere documentata. Oggi, dall’antica e grande fortezza sono ancora visibili solo le mura che circondano il parco centrale, chiamato Mircea cel Bătrân in onore del principe.

“Jupan Ștefin județ” è il primo sovrano di Râmnic citato nei documenti, da cui si è conservato il primo sigillo della città.

Il sigillo della città risale al 1505 e, secondo lo storico A. Sacerdoțeanu, “è uno dei più antichi sigilli cittadini della Valacchia”.

Il fatto che Râmnicu Vâlcea fosse una città dei signori è evidente anche da un documento del sovrano della prima unione delle province rumene, Mihai Viteazul, che nomina la città come segue: “la città del mio regno a Râmnic”.

Inoltre, Matei Basarab ha menzionato che mi sono recato alla prebrazione su Olt alla città del mio regno a Râmnic. Sotto il suo regno, nel 1643, fu costruita la prima cartiera (fabbrica) sul laghetto del mulino (prosciugato alla fine degli anni Settanta) dai boiardi Rudeni.

A Râmnicu Vâlcea, nel 1705 Antim Ivireanul, uno dei migliori tipografi dell’epoca, fu ordinato vescovo con il consiglio e la volontà del troppo illuminato e dotto signor Constantin Brâncoveanu. In seguito a questa nomina, nel XVIII secolo si svolse a Râmnic una ricca attività culturale, grazie allo studioso Antim Ivireanul, che vi fondò una tipografia dove vennero stampate diverse opere in romeno. I primi libri stampati furono Tomulul bucuriei e Antologhion.

Lo storico Nicolae Iorga ha definito Râmnic la capitale della stampa e un capitolo della sua opera “Letteratura romena antica” è intitolato “L’età di Chesarie di Râmnic”.

Furono pubblicate altre edizioni: “Gramatica slavonească” (1755), “Trâmbița românească” (1769), il ciclo “Mineelor” (1776-1780), la prima edizione di “Observații sau băgări de seamăiras asupra regulelor și orânduelor gramaticii românești” di Ienăchiță Văcărescu (1787) e molte altre.

Geografia

Il comune di Râmnicu Vâlcea si trova sulla riva destra del fiume Olt, nella parte nord-orientale dell’Oltenia. Si trova a un’altitudine di 240-260 m. È circondata dalle seguenti località: a est dai comuni di Budești e Blidari, a nord dai comuni di Bujoreni e Dăești, a ovest dal comune di Vlădești e dalla città di Ocnele Mari e a sud dalla città di Băbeni. La sua posizione geografica determina anche la temperatura, che è quasi sempre calda, essendo il clima temperato continentale.

La città si trova sul famoso 45° parallelo (45º06’N), a metà strada tra l’Equatore e il Polo Nord. Alla stessa latitudine si trovano, tra gli altri: Grenoble (Francia), Bordeaux (Francia), Torino (Italia), Golfo di Venezia (Italia), Belgrado (Serbia), Ploiesti (Romania), Simferopol, Penisola di Crimea (Ucraina), Krasnodar (Russia), Mare d’Aral (Uzbekistan), Provincia autonoma dello Xinjiang (Cina), Mongolia, Isola di Hokkaido (Giappone), il confine tra lo Stato del Montana e lo Stato del Wyoming (Stati Uniti), il Lago Michigan (USA), il Lago di San Pietroburgo (USA) e il Lago di San Pietroburgo (USA). Stati Uniti), il lago Michigan (Stati Uniti), il lago Huron (Canada), lo Stato di New York (Stati Uniti), lo Stato del Quebec (Canada).