Monastero di Turnu

Monastero di Turnu

Ai piedi del Monte Cozia, non lontano dalle acque dell’Olt, si erge l’esile sagoma del monastero dei monaci Turnu, situato a 600 m dall’omonima stazione ferroviaria. Ai piedi della collina di Turneanu, nel massiccio di Cozia, nel corso del tempo sono sorti numerosi monasteri, cappelle scavate nella roccia, alcune delle quali si conservano ancora oggi.

L’antica chiesa che si trova immediatamente all’ingresso, fu costruita nel 1676, al posto di un’altra in legno, fondazione dell’ex vescovo di Ramnic, Varlaam, metropolita del Paese romeno, morto nel 1702. La chiesa era una copia del monastero di Cozia-Veche e fu ricostruita da Gherasim Timus (1894-1911), ma la vecchia chiesa fu divorata dalle fiamme nel 1932, scampando all’incendio solo la casa di Gherasim Timus e le cappelle della valle. L’intero complesso fu ricostruito nel 1933.

Programma:
Lunedì – Domenica Non-stop

Questa chiesa più piccola è dedicata all'”Ingresso nella Chiesa di Nostra Signora”. Intorno ad essa si trovano numerose cappelle in pietra e due grotte dove gli eremiti si isolavano dal mondo.

La nuova chiesa, detta anche la Grande Chiesa, fu costruita tra il 1897 e il 1901 dallo stesso Gherasim Timus e fu dedicata alla “Trasfigurazione”. Ha una forma quadrata, con due livelli, il piano terra e il primo piano, ogni livello è una chiesa in cui la funzione si svolge separatamente, da parte di un altro sacerdote. Ha una cupola centrale, con accesso dal vicino lago attraverso la scala esterna di recente costruzione sulla facciata sud.

Tra il 1935 e il 1938 furono costruite cappelle a due piani e l’intero complesso fu ristrutturato. Fino al 1939, qui funzionava una scuola per cantori di chiesa. Gli abitanti del villaggio conducono una vita austera, non mangiando carne.

Nei pressi di questo antico insediamento monastico si trovano ancora oggi alcune famose vestigia storiche come: il castrum romano “Arutela”, la roccia chiamata “Tavola di Traiano” e le terme di Bivolari – sulla riva sinistra dell’Olt.

Si ringrazia la Vâlcea Turistica per l’autorizzazione all’uso delle foto e delle informazioni.